Dovrò leggere tutto lo studio con attenzione, comunque il gruppo di Zangh della Johns Hopkins University ha provato a replicare i risultati di un recente studio della Northeastern University (Sharma B et al. 2015) in cui si dimostrava l’efficacia – in vitro – di dosi pulsate di amoxicillina e ceftriaxone sul fenotipo persistente di Borrelia burgdorferi. I risultati sembrano confermare lo studio precedente, pur dimostrando però che la combinazione doxiciclina/cefuroxima/daptomicina ha una efficacia maggiore sui batteri che vivono nelle colonie delimitate da biofilm.
Lo stesso gruppo ha dimostrato in un altro studio (Feng J et al. 2016) che la combinazione artemisinin/cefoperazone/doxiciclina risulta efficace contro i ‘corpi rotondi’ (un tipo di forma persistente) indotti dalla amoxicillina, in vitro. Già, perché le forme persistenti sono indotte anche dagli antibiotici!
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