Con una versione più sofisticata (e invasiva) del consueto test cardiopolmonare con la cyclette, il dr. Systrom riporta che nella maggioranza dei pazienti ME/CFS la capacità delle vene delle gambe e dell’addome di contrarsi e spingere il sangue verso l’atrio destro è ridotta. Cioè la pressione del sangue all’imbocco dell’atrio destro – durante esercizio – è inadeguata. Altra anomalia è l’uso inadeguato di ossigeno da parte dei muscoli scheletrici. E questo difetto può essere dovuto a due cause: una disfunzione dei vasi e/o una disfunzione dei mitocondri. In altre parole, l’ossigeno non è utilizzato perché il sistema che lo trasporta non funziona e/o perché gli organelli che lo usano non riescono a svolgere la loro attività.
Poco meno della metà dei pazienti di Systrom presenta una biopsia cutanea positiva per la neuropatia delle piccole fibre, una patologia ben nota che si riscontra nel 40% dei pazienti con fibromialgia, nel 40% dei pazienti con POTS, e in varie altre patologie.
Systrom riporta risultati positivi con la piridostigmina, un inibitore dell’acetilcolinesterasi (l’enzima che degrada l’acetilcolina). Ha trattato 300 pazienti e il farmaco sembra funzionare per l’intolleranza all’esercizio.
La particolarità di questo test – rispetto al consueto test da sforzo con cyclette – è l’uso di un catetere nella arteria del polso destro e di un secondo catetere che raggiunge l’imbocco della arteria polmonare. I cateteri permettono di misurare la pressione del fluido e di prelevare sangue da utilizzare per misure dei gas in miscela e di altri parametri.
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